Storica processione del Venerdì Santo a Madonna del Fuoco

Mi chiamo Giovanni Cirillo, vivo a Brescia, ma il mio DNA appartiene al 100% alla Madonna del Fuoco. A quei tempi, di Processioni se ne facevano normalmente tre: una il 12 luglio con banda musicale e le giovani comunicande con le vesti bianchi, le famose “verginelle” abruzzesi, un’altra in giugno in occasione del Corpus Domini, con percorso ridotto lungo via Stradonetto, e la terza, quella del Venerdì Santo.

Il percorso, di quest’ultima, era alternativo con quello del 12 Luglio, un anno su via Tiburtina ed uno su via Raiale. In dettaglio: il corteo usciva dalla chiesa, si avviava lungo via Sacco direzione città, per congiungersi poi con via Aterno, direzione monti, proseguendo poi per via Raiale fino alla “rivolta” del fiume, di dannunziana memoria, oggi Stabilimenti Fater, di qui si tornava indietro fino al terminale di via Aterno, per inforcare sulla destra via Stradonetto, infine il rientro dopo circa 500 metri, a notte inoltrata, nella chiesa di partenza. Un percorso piuttosto lungo (circa 5 Km).

Negli anni successivi, anni ’50, il tracciato fu ridotto concludendo l’inversione ad U nei pressi della Torretta di via Raiale. Ad eccezione di un anno in cui i baldi battistrada che capeggiavano il corteo, una volta giunti alla Torretta, pensarono di proseguire oltre, tagliando trasversalmente la linea d’atterraggio dell’aeroporto per proseguire il rientro sulla via Tiburtina, fuori tempo massimo ovviamente!

Una volta capitavano pure questi fuori programmi, opera di bontemponi!


Non ricordo precisamente l’anno ma era intorno al 1955, durante quella processione, arrivati alla metà di via Aterno, Ilario Verrocchio comunista anarcoide nonché segretario della locale sezione del PCI, mentre la processione salmodiante “noi vogliamo Dio…” passava davanti la sezione, mettendo a tutto volume gli altoparlanti, fece partire “bandiera rossa”. La qual cosa gli costò il fermo da parte dei carabinieri, una notte in guardina e una denuncia per disturbo di pubblica funzione religiosa. La processione molto suggestiva proseguiva con i fedeli che portavano in mano ceri guarniti da un quadrato di carta che li riparava dal vento.

Memoria di Giovanni Cirillo e Pino Coscetta, buon ascolto!

Plastico che riproduce MdF nella prima metà del 900