PESCARA città dannunziana, documentario Rai

Una città sospesa sul mare e tra due anime, legate ai suoi due concittadini più illustri: Gabriele D’Annunzio ed Ennio Flaiano: Pescara è la protagonista del documentario di Giuseppe Sansonna “Pescara, l’estate infinita”, in onda domenica 11 luglio alle 22.10 in onda in prima visione su Rai5.

D’Annunzio è stato il grande immaginifico, il Poeta Guerriero, l’esteta armato, che aveva cantato la sua città nel realismo magico delle novelle da Pescara, mentre l’altra anima pescarese è l’ironia sorniona e cinica di Ennio Flaiano, nato a poche decine di metri da casa D’Annunzio, a quasi cinquant’anni di distanza. Da bambino, guardava la vecchia madre del Vate struggersi di malinconia per il figlio lontano. Lontanissimo dalla retorica dannunziana, Flaiano ha raccontato la provincia balneare e vitellona della sua città, riversandola nel mondo onirico di Fellini. Alcuni pescaresi, tra ironia, imprenditoria e vocazione all’impresa spettacolare, hanno fatto rivivere il mito di D’Annunzio in pieni anni Ottanta.

Gente che si buttava a mare con la motocicletta, a Capodanno, come Eriberto Mastromattei, compianto re della balneazione pescarese. O come Gino Pilota, socio di Benetton, intimo di Ayrton Senna, a cui aveva fatto conoscere e amare Pescara. E c’è anche la città campione d’Europa di pallanuoto, con l’asso spagnolo Estiarte; quella del calcio champagne di Galeone prima e di Zeman poi; e quella vitalissima e notturna degli anni Settanta, con i suoi calciatori talentuosi e nottambuli, come Giorgio Repetto. O come Marco Masoni, talentaccio dal ginocchio friabile, che secondo alcuni ispirò ad Andrea Pazienza la fisicità del suo personaggio più celebre: Andrea Zanardi. Lo stesso Pazienza era stato, insieme a Tanino Liberatore, una precocissima star del liceo artistico pescarese, e insieme avrebbero rivoluzionato il fumetto europeo. E Pescara è ancora un grande centro artistico e la sede del più antico festival jazz italiano, dove passate star come Miles Davis e Petrucciani.